Il popolo non ha il pane diamogli le brioche
Domenica scorsa ho visto Timi al Teatro degli Animosi a Carrara. Lo spettacolo si chiama Il popolo non ha il pane diamogli le brioche.
Non avevo mai visto Timi a teatro, ultimamente lo ammetto sono un po’ fissata con Timi, infatti ho letto da poco il suo libro E lasciamole cadere queste stelle, che in questo blog ho anche citato, ed ero curiosa..
Il bilancio è stato sicuramente positivo, non ha deluso le mie aspettative nè nella trama, scritta appunto da lui, nè per la recitazione sua e degli altri attori coinvolti.
Il titolo a primo acchito rischia di confondere le idee ed evocare una sorta di remake in prosa della Rivoluzione francese e di Maria Antonietta, invece lo spettacolo parla di Amleto di Shakespeare, in chiave rivisitata tragi-comica. La caratteristica propria di questo spettacolo è appunto questa sua chiave tragi-comica, che io scorgo un po’ in tutta la sceneggiatura e nella recitazione di tutti i suoi attori, e che ritengo sia propria del Timi autore, attore, scrittore e uomo.
Uno spettacolo per niente classico e tradizionale, che anzi volutamente intende staccarsi dalla tradizionalità mescolando i personaggi nella trama, inserendone di moderni ed apparentemente avulsi dal contesto, ma legati da un unico comun denominatore, che è un po’ la follia del reale, la paradossalità della vita, il dubbio sul senso di sè e del passare del tempo.
Certo, per uno sguardo poco duttile, l’accostarsi del personaggio di Amleto a quello di Marilyn Monroe che canta e balla, come pure il dialogo tra un Amleto e un’ Ofelia a cavalcioni sopra di lui a simulare un rapporto, rischia di non essere capito nè apprezzato, ma onestamente non da me. Io ne apprezzo invece proprio la forza delle immagini e delle parole ed il suo coraggio.
Timi poi è un personaggio simpatico, ha la voce baritonale tipica del clichè del bravo attore, quando recita non balbetta ma fuori dalla scena a chiacchierare con gli spettatori invece non fa altro. Anche gli attori sono bravi e si impongono nella scena con naturalezza ma potenza, non c’è scarto con il protagonista Amelto-Timi.
Insomma, uno spettacolo da vedere, che vi consiglio se vi capita.